Lautrec ha funzionato sempre più fruttuosamente. Dipinge con entusiasmo immagine dopo immagine – scene in “Elise-Montmartre”, ritratti, studi di ballerini e clown. In autunno, dipinse un quadro di grandi dimensioni – le dimensioni del suo metro per due: nell’arena del circo Fernando sta cavalcando la cavallerizza e Monsieur Luoial, con una frusta in mano, guida un cavallo.
In questa foto – la foto del maestro, anche se l’artista ha solo ventiquattro anni! – la composizione è risolta in modo audace e insolito, qui Lautrec sembrava aver trovato la sua formula, padroneggiando il “mestiere di intonacatore”.
Avendo finalmente rotto con la trasmissione naturalistica del visibile, con le leggi della prospettiva, così come con le scoperte dell’impressionismo, Lautrec, prendendo dai giapponesi ciò di cui aveva bisogno, decise a modo suo lo spazio e la trasmissione del movimento al ritmo di linee di contorno, molto espressive e arbitrarie. Il suo stile era determinato dal colore Valery, subordinato al tono principale dell’immagine.
Il cavaliere nel circo Fernando è una giovane donna di una famiglia benestante che, essendosi innamorata della sua insegnante di equitazione, ha lasciato il marito e, seguendo la sua vocazione, ha iniziato a cavalcare e fare jogging. Lautrec le chiese di posare per lui in officina. Gli schizzi che le scrisse furono fatti su cartone con grandi tratti.
In questi lavori ha combinato la tecnica Van Gogh con l’accoglienza di Raffaelli. Il metodo prevedeva che uno strato sottile di vernice diluito con solvente fosse applicato ai fogli di cartone con uno strato sottile. Il cartone lo assorbì e acquisì una trama opaca di pastelli.
Con tratti audaci, ampi e separati, Lautrec ha registrato lo sfondo. Lavorando a colori, dipinse con un pennello, quindi le sue opere acquisirono un carattere deciso, che non poteva essere rivendicato da opere che venivano risolte più delicatamente usando metodi convenzionali. Lautrec ha sviluppato la sua calligrafia.
Per diversi motivi, questo lavoro è un punto di riferimento nell’opera di Toulouse-Lautrec. In primo luogo, questo è il suo primo appello al tema del circo, che aveva entusiasmato l’artista fin dall’infanzia. In secondo luogo, è la sua prima composizione complessa e multi-figurata, realizzata su una grande tela. In terzo luogo, è in questo lavoro che Lautrec si discosta decisamente dal modo impressionista di scrivere con una pennellata ampia e piatta.
Una certa incertezza delle prestazioni è più che dovuta alla vividezza dell’immagine.
Il Circo Fernando aprì nel 1875 e divenne rapidamente una delle principali attrazioni di Montmartre. All’epoca era uno dei cinque circhi parigini permanenti. Più tardi, il circo ha ricevuto un nuovo nome – “Circo Medrano”.
Con questo nome fu immortalato sulle tele di numerosi artisti famosi dell’inizio del XX secolo.