Mogli portatrici di mirra al Santo Sepolcro – Duccio di Buoninsegna

Mogli portatrici di mirra al Santo Sepolcro   Duccio di Buoninsegna

Sul lato opposto dell’altare maggiore del Duomo di Siena, tra le scene della Passione di Cristo, c’è una foto che raffigura la visita mattutina del Santo Sepolcro alle donne portatrici di mirra, una delle migliori opere che esprimono il mondo poetico di Duccio.

L’immagine è costruita sull’opposizione della maestosa calma di un angelo, che annuncia la risurrezione e la timida timidezza delle donne in piedi sulla tomba. La composizione e qui segue i canoni tradizionali dell’iconografia bizantina, ma Duccio con un senso profondo trasmette il dramma della scena, coinvolgendo l’empatia e lo spettatore.

Il contenuto ideologico del quadro è sottolineato da un’enorme roccia sullo sfondo: un ampio monolito di roccia è illuminato a sinistra; Questa luce, oltre al suo significato simbolico, ha anche una funzione compositiva: aiuta a migliorare l’effetto spaziale. Nella parte sinistra del quadro ci sono tre donne che reggono vasi con incenso, che intendevano ungere il corpo di Cristo invece di imbalsamare.

Duccio sentì profondamente il loro stato d’animo. La paura li fa stringere insieme, i loro occhi sono rivolti sull’angelo, si interrogano e si meravigliano. I loro sentimenti sono espressi sia nei volti, sia nei gesti, e nelle figure congelate, così come nella luce e nelle ombre modellate delicatamente, pieghe irrequiete delle loro vesti.

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