L’artista tedesco Anton Raphael Mengs è entrato nella storia dell’arte come teorico del neoclassicismo. Il suo lavoro era collegato a questa direzione. Mengs arrivò alla dichiarazione dei principi estetici del classicismo dopo il fascino del barocco, il rococò, sotto l’influenza dello storico tedesco dell’arte antica I. I. Winkelman.
L’artista ha studiato disegno da suo padre, un pittore miniaturista. Insieme a lui è venuto a Roma, dove ha continuato la sua educazione artistica. Mengs visse in Italia per molto tempo.
Amava l’arte di Raffaello e Correggio, copiò le loro opere. Nel 1745-1746 e nel 1749-1754, Mengs lavorò a Dresda come pittore di corte dell’elettore sassone III agosto. In seguito lavorò a Madrid e dal 1754 fu direttore dell’Accademia di San. Luca a Roma.
Nel 1755, l’artista incontrò I. I. Winkelman.
Frutto della loro amicizia e conversazione fu il libro Mengs “Pensieri sulla bellezza e il gusto nella pittura”, in cui esprimeva le opinioni estetiche dell’artista neoclassico. Il ritratto della marchesa di Llano è stato realizzato in un momento in cui Mengs era già un classicista. Tuttavia, una certa teatralità insita nell’opera, un interesse per i dettagli, indicano la passione non ancora perduta del rococò e del barocco.
Altre opere famose: “Ritratto di papa Clemente XIII”. 1758. Pinacoteca nazionale, Bologna; affresco “Parnassus”.
1761. Villa Albani, Roma.