Dipinto del pittore italiano Caravaggio “Maffeo Barberini”. Dimensioni ritratto 110 x 84 cm, olio su tela. Maffeo Barberini proveniva da una nobile famiglia fiorentina; nato nel 1568.
A metà degli anni ’90 del XVI secolo, Maffeo Barberini fu ordinato al grado di arcivescovo di Nazaret, quindi nel 1606 ricevette il grado cardinale di Spoleto.
Come inviato della chiesa vaticana e adempiendo i doveri del nunzio apostolico a Parigi, contribuì al ritorno dei gesuiti. Temendo un eccessivo rafforzamento della casa degli Asburgo a seguito delle vittorie dell’imperatore Ferdinando II, Urbano VIII si unì alla Francia, sostenne Richelieu nella sua lotta contro l’Austria e la Spagna e reagì con calma all’intervento della Svezia negli affari della Germania. Cercando di crescere la sua famiglia, Maffeo Barberini, essendo già Papa Urbano VIII, condusse nel 1641, a causa del principato di Castro, una guerra senza successo contro il Parma Farnese.
Il ducato di Urbino nel 1636, dopo la fine della casa di Rovere, cadde sotto l’autorità del trono papale. Urbano VIII rinnova il proiettile “In coena Domini”, corregge il “Breviarium romanum” e istituisce il Consiglio di Propaganda nel 1627. Papa Urbano VIII maledisse il sistema galileo e organizzò il processo inquisitorio, culminando nella condanna di Galileo nel 1633, e più tardi nel 1642 condannò il giansenismo nel suo proiettile “In eminenti”. I suoi “Poemata” – inni, odi ed epigrammi latini – furono pubblicati a Roma e Parigi, insieme ad alcune prime poesie italiane di Maffeo Barberini.
Opere di Urbano VIII ristampate a Oxford nel 1726.