Musicisti – Michelangelo Merisi da Caravaggio

Musicisti   Michelangelo Merisi da Caravaggio

Al momento della stesura di quest’opera, Michelangelo da Caravaggio era ancora giovane e, nonostante il suo carattere audace, condusse una vita abbastanza tranquilla nella casa del suo patrono cardinale Francesco Del Monte. Non è ancora arrivato il momento degli eventi drammatici sul destino dell’artista e la sua passione piena, la lotta della luce e dell’oscurità dei dipinti, che avrà una forte influenza su tutta la pittura europea. Le sue foto sono ancora leggere e liriche.

Suonano spesso musica, come nel lavoro presentato, in cui la giovinezza fiorente e l’arte sublime si fondono in armonia.

Il musicista, seduto sulla tela con le spalle allo spettatore, ha aperto la colonna sonora. Su di essa è visibile un’iscrizione, che dovrebbe spiegare più accuratamente ciò che sta accadendo. Questa è un’accoglienza frequente nelle opere di Caravaggio, ma nessuno è ancora stato in grado di leggere la scrittura.

Il ragazzo con un corno sullo sfondo è il primo degli autoritratti dell’artista, che spesso si ritrae nei suoi dipinti, e questo è l’ultimo autoritratto di Caravaggio, in cui lo vediamo sereno.

Nei “Musicisti” è ancora possibile ascoltare il respiro del Rinascimento. Ma nella composizione densa e complessa dell’opera, nei tessuti contorti di vestiti e tendaggi, si avvertono quelle tensioni e lievi tremori nervosi, che contraddistinguono l’arte del barocco.

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