Salvator Rosa è giustamente considerato uno dei pionieri del Romanticismo, nonostante vivesse molto prima dell’era del 1800. A proposito del modo di vivere e del carattere del suo lavoro, Rosa era una romantica, si oppose alle norme generalmente accettate dell’arte accademica. L’artista è nato a Napoli, ha studiato pittura con Frankadzana, Ribera e il maestro di battaglia Falcone.
Ha iniziato il suo viaggio con paesaggi in cui rifletteva manifestazioni insolite di natura, tempeste e catastrofi. Distruzione, ansia, anticipazione erano i temi del suo lavoro, e vagabondi e banditi erano gli eroi dei dipinti. Nel 1639 l’artista si stabilì a Firenze, entrando al servizio dei Medici. Il periodo fiorentino fu il più fruttuoso della sua opera.
Nel 1649, lasciando il servizio giudiziario, Rosa andò a Roma e divenne un’artista libera.
Dipinse paesaggi e battaglie, che trasformò in scene panoramiche di battaglie sullo sfondo di paesaggi in espansione, si rivolse anche a scene di genere, a soggetti mitologici e religiosi. L’immagine presentata è tipica di una rosa. È scritto nella trama della Bibbia. Il re Saul andò da Aendor per ottenere una previsione sull’esito della guerra con i Filistei. Era lo spirito di Samuel, il suo predecessore, che lo informò dell’imminente sconfitta…
Altre opere famose: “Seascape with thieves”. Hermitage, San Pietroburgo; “La battaglia”. Louvre, Parigi; “Paesaggio forestale con tre filosofi”.
Galleria d’arte, Dresda.