Affresco dell’artista italiano Raphael Santi “La corte di Salomone”. Sul soffitto dell’appartamento papale – Stanz della Senyatura Raffaello scrisse gli affreschi “La caduta”, “La vittoria di Apollo su Marte”, “Astronomia” e l’affresco sul famoso complotto dell’Antico Testamento “La corte di Salomone”. È difficile trovare nella storia dell’arte qualsiasi altro ensemble artistico che dia l’impressione di una tale ricchezza figurativa in termini di ideologico e decorativo-decorativo, come il dominio di Raffaello in Vaticano.
Pareti ricoperte di affreschi multi-figurati, soffitti a volta con ricchi decori dorati, intarsi di affreschi e mosaici, splendidi pavimenti a motivi potrebbero creare un’impressione di congestione se l’elevata ordine inerente al design complessivo di Rafael Santi rende questo complesso complesso artistico chiarezza e visibilità necessarie.
La scala degli affreschi fu ampliata: al posto della disposizione frazionata di molte fasi indipendenti in più livelli caratteristici del XV secolo, ogni parete qui è una composizione separata. Inoltre, il principio del layout rigorosamente centralizzato è chiaramente applicato in ogni affresco. Infine, le dimensioni degli affreschi e le relazioni in scala delle figure e dello spazio in esse realizzate sono correlate al vero spazio architettonico della stazione stessa.
Il programma ideologico generale dei cicli di affreschi nelle stanze, secondo i clienti, doveva servire a glorificare l’autorità della Chiesa cattolica e il suo capo, il sommo sacerdote romano. Ma il contenuto figurativo delle composizioni di Raffaello non è solo più ampio di questo programma ufficiale, ma nella sua essenza lo contraddice, esprimendo idee di contenuto umanistico universale.