La composizione di questo affresco è chiaramente divisa dal maestro in due metà. A sinistra, lo spettatore vede la regina di Saba, che piega le ginocchia davanti a un pezzo di legno, dal quale verrà successivamente realizzato lo strumento del tormento del Salvatore. La leggenda narra che un ramo dell’albero della conoscenza del bene e del male fu piantato sulla tomba di Adamo.
Nel tempo, questo ramo è cresciuto in un grande albero. E, a sua volta, fu abbattuto dai servi del re Salomone per farne un ponte attraverso il torrente.
Quando la regina di Saba, che aveva deciso di visitare il celebre sovrano, si avvicinò a questo ponte, ebbe una visione e la regina, vedendo che da quest’albero fu fatta una croce su cui fu crocifisso il Salvatore, si inginocchiò riverentemente davanti a lui. Sulla destra è una continuazione della stessa storia sulla visita del re Salomone, la regina di Saba. La regina si inchina a Salomone e le tiene gentilmente la mano.
Il significato di questo gesto è difficile da capire: o la regina vuole inginocchiarsi davanti al più saggio dei mortali, ma lui le impedisce di baciargli la mano, e le permette gentilmente di esprimere i suoi sentimenti in un modo simile.
Per realizzare il più grande dramma della composizione di questa parte dell’affresco, Piero della Francesca lo divide in due parti: maschio e femmina. Nel seguito del re Salomone ci sono solo uomini: aspri e corpulenti. Nel seguito della regina di Saba ci sono solo giovani donne snelle.