Dipinto del pittore francese Antoine Watteau “La gioia della palla”. Dimensioni del dipinto 53 x 66 cm, olio su tela. Ball – ora significa la raccolta di una grande società di persone di entrambi i sessi per ballare.
Le palle si differenziano dalle altre collezioni di danza in un famoso splendore, un’etichetta più rigorosa e un ordine predeterminato.
L’inizio del dispositivo risale ai festeggiamenti nei cortili francesi e borgognoni. Il primo ballo, di cui esistono informazioni nella storia, fu dato nel 1385 ad Amiens, in occasione del matrimonio di Carlo VI con Isabella di Baviera. Ma è dubbio se i principi stessi e la nobiltà superiore invitata abbiano partecipato alle danze.
Nei secoli XV e XVI, grandi divertimenti di danza nei cortili e nei castelli nobili si svolsero molto raramente e solo sotto Maria Medici, che per la prima volta trasferì le mascherate in Francia, e ancora di più con il galante re Enrico IV, le palle si diffusero.
Le palle hanno mantenuto la loro forma sin dai tempi di Luigi XIV, quando hanno messo radici in tutte le residenze tedesche. Da allora, le palle sono una parte essenziale della maggior parte delle feste di corte. Per le palle, a poco a poco, inizialmente in Francia, fu elaborato un certo cerimoniale, che, nonostante la sua timidezza, fu accettato con piccoli cambiamenti ovunque, e solo nei tempi moderni fu in qualche modo semplificato.
Dal 1715 a Parigi, iniziarono ad essere organizzate le palle nella costruzione del teatro dell’opera e, allo stesso tempo, alle persone della classe media venne data l’opportunità, a un certo prezzo, di prendere parte a questo, dedicato esclusivamente alla danza, ai divertimenti. Da allora, le palle sono diventate intrattenimento pubblico per tutte le classi. Come in tutte le aree del lusso e della moda, Parigi dal XVIII al XX secolo dà sempre il tono alle sfere del dispositivo e alla scelta dei servizi igienici.