Gilles in costume Pierrot – Jean Antoine Watteau

Gilles in costume Pierrot   Jean Antoine Watteau

Dipinto del pittore francese Antoine Watteau “Gilles in costume Pierrot”. La dimensione del dipinto è 185 x 150 cm, olio su tela. Le sottili sfumature delle esperienze umane – ironia, tristezza, ansia, malinconia – sono rivelate nelle sue piccole immagini di una o più figure nel paesaggio.

Gli eroi di queste scene sono offesi e timidi, imbarazzanti, beffardi, furbi e civettuole, spesso tristi. L’ironica estraneità che si manifesta sempre nei dipinti di Watteau dà loro un accenno di miraggio surreale, fantastico e sfuggente. La grazia e la virtuosa facilità di scrittura, la gamma iridescente di colori carminio, verde e lilla, la varietà di tonalità tonali fanno eco al gioco poetico nei sensi che queste immagini e personaggi incarnano. I personaggi di Watteau sono lontani dalla realtà, come se interpretassero una pantomima, descrivono una vita serena in un mondo molto speciale sull’orlo del teatro e della realtà, un mondo creato dall’immaginazione dell’artista.

Pieno di alta poesia è l’immagine triste e gentile dell’ingenuo simpleton, l’eroe del bel teatro di Gilles nel dipinto dell’artista “Gilles in Pierrot costume”.

Pierrot è un tipo permanente di commedia italiana del arte, uno dei servi-sciocchi. Questo è un tipo sconvolto, che si contorce come un imbarazzante imbroglione, furbo, ghiottone e ladro. Non ci sono maschere, ma il viso è coperto da uno spesso strato di polvere.

Nella pantomima, recita spesso il ruolo del rivale Arlecchino; è anche con i nomi di Bertoldo, Bertolino e Paytstso.

Quando arrivò in Francia nelle commedie della commedia dell’arte teatrale italiana, Piero divenne così popolare che recitò come personaggio nel Don Juan di Moliere, e poi come eroe indipendente delle commedie parodistiche, ad esempio Piero-Romulus di Leesage.

L’immagine di Pierrot fu completamente dimenticata quando, nell’epoca del restauro, fu resuscitato nel teatro Gaspard Debureau. Il tipo di Pierrot, creato da Debureau in varie opere teatrali, era così interessante che gli articoli gli furono dedicati da Charles Nodier, Jules Jeanan, Theophilus Gautier. Così, tra tutti gli attori della commedia dell’arte e della pantomima italiana, Piero è rimasto sul palco più a lungo.

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