L’opera di J. Bellini, uno dei principali maestri del primo Rinascimento veneziano, ebbe un’influenza significativa sulla formazione della scuola di pittura veneziana del XVI secolo. I suoi discepoli erano Giorgione e Tiziano. L’artista è nato a Venezia e ha studiato pittura con suo padre Jacopo Bellini.
La fioritura del maestro inizia nel 1470.
Bellini eseguì composizioni d’altare, dipinti su temi storici e religiosi. A metà del 1470, si rivolse al genere del ritratto, in cui seguì il ritratto a tre quarti di un ritratto al torace sviluppato da Antonello da Messina, ma diede a questo schema una nuova interpretazione, prestando maggiore attenzione alla caratterizzazione individuale del modello, dando alle festività delle immagini.
Le opere successive dell’artista, che includono il ritratto di Fra Teodoro Urbinsky, si distinguono per la maturità dello stile. In essi si rivelano vividamente i meriti creativi del maestro. Fra Teodoro Urbinsky era un famoso monaco del monastero domenicano di Saint. Giovanni e Paolo.
Non lontano dal monastero c’era la Scuola di San Marco, che a quel tempo era decorata con affreschi Bellini, quindi forse il ritratto era fatto dalla natura.
Un’accurata caratteristica psicologica e le caratteristiche trasmesse realisticamente del volto del monaco portano a questa conclusione. Altre opere famose: “Ritratto del doge Leonardo Loredana”. Circa. 1501-1505.
National Gallery, Londra; “Madonna con alberi”. 1487 . Galleria dell’Accademia, Venezia.