Lago Madonna – Giovanni Bellini

Lago Madonna   Giovanni Bellini

L’immagine mostra una tipica terrazza veneziana, fiancheggiata da piatti colorati e circondata da una ringhiera in marmo attorno al perimetro.

Sulla sponda opposta del fiume, secondo alcuni ricercatori, Lethe, puoi vedere montagne rocciose con molte grotte, un villaggio ai piedi di una delle montagne e un castello alla sua cima – un paesaggio leggermente strano e misterioso, sopra questo cielo con dolci nuvole riflesse sulla superficie dell’acqua.

Ci sono diverse figure sulla terrazza. Nell’angolo della terrazza c’è un trono di marmo sul quale la Madre di Dio siede con la testa china e le mani giunte in preghiera.

Alla sua sinistra, con la testa arcuata, siede una donna in una corona, a destra più vicino allo spettatore: un’altra donna, alta, giovane e magra, con un mantello nero sulle spalle, simile a quella che i veneziani indossano fino ai nostri giorni.

Dietro la ringhiera di marmo ci sono due anziani: i ricercatori credono che questo sia molto probabilmente gli apostoli Paolo e Pietro. Nelle mani di Paolo la spada, l’espressione del suo volto è severa e contrasta con lo sguardo gentile del secondo apostolo, con affetto che osserva il gruppo al centro della terrazza.

Qui, in un vaso di terracotta, cresce un alberello attorno al quale giocano quattro bambini. A loro dall’altra parte della terrazza vengono inviati due santi: Giobbe, con le mani giunte in preghiera, e il giovane Sebastian che colpisce con la sua divina bellezza…

Per molto tempo questa allegoria rimase irrisolta. Di recente, tuttavia, i ricercatori sono stati in grado di stabilire la sua fonte letteraria. Molto probabilmente, fu il Vagabondo dell’Anima, una poesia dell’autore francese Guillaume Deguilville, popolare nel XIV secolo, in cui l’albero mistico simboleggiava Cristo, e i bambini che giocavano sotto di esso rappresentavano le anime del purgatorio…

Bellini perfezionò la trama del poema, raffigurando i santi protettori di anime innocenti di Giobbe e Sebastiano, gli apostoli, la Madre di Dio, così come una donna che presumibilmente personificava la Giustizia, che, avendo dato la spada punitiva nelle mani dell’apostolo Paolo, si inchina umilmente davanti alla Madre di Dio…

Tuttavia, ci sono ancora molti inspiegabili. La figura con il turbante orientale, l’uomo con l’abbigliamento rosso vivo, il centauro: tutte queste strane creature sembrano essere il frutto dell’immaginazione di Bellini.

E la chiave della sua foto non è tanto in ciò che è raffigurato sulla tela, ma nell’atmosfera più misteriosa di quest’opera, i cui personaggi sembrano essere interconnessi, e allo stesso tempo, ognuno esiste da solo. Per una buona ragione, molti ricercatori definiscono la “Sacra Allegoria” un’immagine da sogno….

Nonostante la storia svelata, l’immagine ha guadagnato fama grazie alle sue qualità pittoresche e all’atmosfera sapientemente trasmessa della città sull’acqua.

1 Star2 Stars3 Stars4 Stars5 Stars (2 votes, average: 4,50 out of 5)