Ferito – Gaspare Traversi

Ferito   Gaspare Traversi

Gaspare Traversi è uno dei pittori napoletani più originali e sottili del XVII secolo. Era un buon psicologo e narratore, quindi le sue composizioni sono piene di varie sfumature di esperienze umane.

Il pittore lavorò a composizioni religiose: scene della vita di Maria nella chiesa di Santa Maria del Ayuto a Napoli nel 1749, scene dell’Antico Testamento nella chiesa di San Paolo Fuori de Mura a Roma nel 1752 e altre. Nella capitale italiana, l’artista visse dal 1750. Nei dipinti di genere della vita quotidiana di Traversi, secondo lo storico dell’arte italiano Roberto Longhi, seguì il personaggio della drammaturgia con i veri personaggi del comico napoletano B. di Linereri, che era estremamente popolare prima che il veneziano Carlo Goldoni salisse sul palcoscenico teatrale.

“Ferito” è un buon esempio per comprendere la calligrafia del pittore in tali composizioni. L’azione si svolge seriamente: l’uomo ferito soffre davvero, la cara signora e gli altri membri della famiglia che rimangono nell’ombra di fondo simpatizzano con lui, il medico elegante cerca di aiutare e sta già preparando un farmacista di droga. L’intero spazio riempito evidenzia ancora chiaramente dal fondo dell’ombra un denso “nodo” di tre figure in primo piano.

Tuttavia, la situazione stessa viene scritta e mostrata compositivamente allo spettatore in modo tale che lo sfondo ironico delle intenzioni dell’autore venga immediatamente rivelato – sia dall’espressione dell’uccello sul viso del medico, sia dalla postura forzata della persona sofferente. È difficile credere nell’innocenza dell’artista come scrittore.

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