Eco – Jackson Pollock

Eco   Jackson Pollock

Nel 1951, Pollock considerò che le possibilità della “tecnologia a goccia” nella sua forma pura erano esaurite. Temendo l’auto ripetizione, decise di abbandonare la pura astrazione, riferendosi all’esperienza del surrealismo, che lo aveva attratto a lungo.

In realtà, questo passaggio di Pollock è stato completamente evolutivo, naturale – non ha portato alla separazione con la “lettera gocciolante”; nel nuovo contesto, Pollock ha continuato a lavorare nel quadro della tecnica da lui inventata, dopo averla necessariamente aggiornata.

L’artista ha disposto strisce di tela sul pavimento del laboratorio, quindi si è “messo in trance” e ha messo la pittura sulla tela, spolverandola direttamente dalla lattina o usando bastoncini e pennelli. Per controllare con maggiore sicurezza il flusso di vernice, Pollock iniziò a usare uno scoop, che, secondo Lee Krasner, trattò come una “penna automatica gigante”.

Da allora l’artista ha limitato la sua tavolozza il più possibile, questo periodo nel suo lavoro è chiamato “bianco e nero”. Inizialmente, i dipinti in bianco e nero sono stati accolti dal pubblico in modo piuttosto cool, ma in seguito i critici hanno iniziato a rispondere a loro in superlativi.

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