Dipinto del pittore italiano Pompeo Batoni “Don Jose Monino e Redondo”. Dimensioni ritratto 98 x 75 cm, olio su tela. Il conte Don Jose Monino e Redondo era il governatore della Florida, a quel tempo la capitale di questa terra era la città di Floridablanca.
Dopo il 1760, l’artista divenne forse il ritrattista più ricercato in Europa.
La più alta nobiltà aristocratica del Vecchio e del Nuovo Mondo cercò di ordinare ritratti nell’officina di Pompeo Batoni, l’artista ordinò ritratti di papa e monarchi. Pompeo Batoni era il custode delle collezioni papali e la casa del pittore divenne un luogo di incontro per artisti di quel tempo, un centro sociale e intellettuale.
Tra gli amici dell’artista c’era il famoso storico dell’arte tedesco, fondatore dell’estetica del classicismo, Johann Joachim Winckelmann, che, analizzando la storia dell’arte antica da posizioni illuminanti, trovò l’ideale nella nobile e sublime scultura di antichi classici greci.
Come Winckelmann, Batoni cercava nella sua pittura di moderare il classicismo dei vecchi maestri, a differenza dello stile alla moda degli artisti veneziani. Copiare i ritratti di Batoni faceva parte del programma obbligatorio di educazione accademica dei giovani pittori a Roma. Furono i ritratti di Batoni a influenzare la pittura europea dell’ultimo quarto del XVIII – inizi del XIX secolo, diventando, come i dipinti di Anton Raphael Mengs, una sorta di modello del ritratto neoclassico.