Con gli occhi chiusi – Odilon Redon

Con gli occhi chiusi   Odilon Redon

Redon ha scritto questa gigantesca “testa dormiente” prefigurando in molti modi immagini di surrealisti. Gli storici dell’arte ritengono che fu da questa immagine nell’opera del maestro che si aprì il “periodo luminoso”, quando iniziò gradualmente ad allontanarsi dai “segni neri” scuri e cominciò a privilegiare immagini chiare e colorate.

In effetti, c’è una grande differenza tra il dipinto “Con gli occhi chiusi” e le opere precedenti di Redon. Se in quest’ultimo ci sono spesso teste separate dal corpo, che guardano con ansia nel vuoto con enormi occhi disumani, allora in “Con gli occhi chiusi” la testa sembra essere la testa di qualche statua antica. I suoi occhi sono chiusi sognanti, lo sfondo calmo “mare” ci dice che i suoi sogni sono sereni.

I critici moderni di Redon hanno sostenuto che questa testa – un ritratto di Camilla, la moglie dell’artista.

Hanno anche parlato del fatto che “Con gli occhi chiusi”, ha scritto Redon, concentrandosi sullo stile di Leonardo da Vinci. In effetti, gli occhi chiusi della “testa” di Redon, la sua inclinazione aggraziata assomigliano alle teste dei personaggi di Leonardo.

La palette di Redon, che ha appena iniziato a passare dalla grafica alla pittura policroma, rimane qui ancora pallida, “timida”, ma ha già una premonizione di futuri colori gioiosi. È anche interessante notare che l’autore stesso ha interpretato questa immagine in chiave religiosa: in una versione di “Con gli occhi chiusi” è raffigurato un nimbo intorno alla testa.

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