“Nella chiesa del sito di Maria Maggiore a Firenze, vicino alla Cappella Panchatica, c’è un suo eccellente scritto sul pianto con Cristo con piccole figure” Vasari.
Botticelli apre sempre più il lato oscuro della vita. Visse sotto lo stesso tetto con suo fratello Simone, convinto “pianoni”, e fu fortemente influenzato da Fra Girolamo, che non poteva lasciare un’impronta profonda nella sua pittura.
Ciò si riflette nel suo appello a soggetti religiosi e nella profondità e nell’espressione più drammatiche della loro interpretazione da parte dell’artista. Il sentimento di tragedia sta crescendo nella sua anima, raggiungendo il suo culmine in “Bere”.
Ciò è eloquentemente testimoniato da due pale d’altare, The Position in the Grave, della Munich Pinakothek e The Lamentation of Christ. L’artista vive il dramma cristiano prima di tutto come un dolore umano, come un dolore senza fine per un sacrificio innocente che ha superato il percorso della sofferenza e un’esecuzione vergognosa. Questa sensazione travolge l’anima del maestro e sebbene il tema di “Lamentazione” abbia il suo profondo significato dogmatico, eppure domina in entrambe le sue composizioni “Pieta”.
Il potere dell’esperienza cattura ciascuno dei personaggi e li unisce in un insieme patetico. Il contenuto è trasmesso dal linguaggio della linea e del colore, che ha subito a questo punto un drammatico cambiamento nel lavoro del maestro.
I dipinti risalgono al 1495 circa e furono collocati rispettivamente nella chiesa di San Paolino e Santa Maria Maggiore.