William Blake è un poeta, filosofo, artista, una persona fuori dal comune nella storia dell’arte. Fin dalla prima infanzia, vede angeli e cherubini, di cui scrive nei suoi diari. Insieme alle creature leggere, vede esseri infernali.
Le visioni lo accompagnano per tutta la vita e influenzano il suo lavoro, piuttosto cupo, misterioso e simbolico.
Il disegno illustra la commedia Macbeth di William Shakespeare, in cui l’eroe riflette sulla morte di Duncan: “E la compassione, come un bambino nudo, Nato dal vento o un cherubino Su un cavallo invisibile e arioso. L’immagine è scritta in toni piuttosto cupi; lo sfondo è molto scuro, quasi nero. Una donna dai capelli scuri giace a terra, coperta da un panno blu sul petto, le sue mani sono chiuse in una serratura, le dita intrecciate.
Sul volto di una donna smorfia di sofferenza. Sopra di lei contro il cielo scuro con nuvole temporalesche nere e blu, volando due donne, sedute su cavalli. uno con le braccia aperte, vista da dietro. Un’altra donna con i capelli scuri che soffia nel vento ci ha rivolto il viso.
Tiene in braccio un bambino nudo, che non assomiglia più a un bambino, ma a un adulto più piccolo con le braccia aperte verso di lei.
La maggior parte della foto è blu scuro; al contrario, figure di cavalli bianchi spiccano con cavalieri e una donna sdraiata per terra.