Dipinto del pittore italiano Pompeo Batoni “Chirone restituisce Achille a sua madre Teti”. La dimensione del dipinto è di 227 x 298 cm, olio su tela. Nell’età dell’illuminismo, nel 18 ° secolo, scene della storia delle gesta di Achille, l’eroe della guerra di Troia, erano popolari e ampiamente distribuite in Europa, ma la trama del dipinto di Pompeo Batoni è estremamente rara: ad eccezione della tela dell’Ermitage, non esiste tale opera d’arte.
L’imperatrice Caterina II, che ordinò il dipinto a Pompeo Batoni, scelse questo tema da sola.
La fonte era opera di Giovanni Boccaccio “La genealogia degli dei”. La madre di Achille, la dea del mare Tetide, gli diede l’educazione del saggio centauro Chirone. Dopo aver appreso che il figlio sarebbe dovuto morire in guerra con i Troiani, decise di ingannare il destino.
Segretamente, Teti prese i Achille addormentati da Chirone e li trasportò sull’isola di Skyros dal re Likomedu sul lavandino.
La base della rigorosa composizione dell’artista Batoni è costituita da due archi: una nicchia in una grotta, famosa per la sua borsa di studio, il centauro Chirone con in piedi la germa e un’apertura nella roccia, dietro la quale si estende il mare. Le cameriere, le naiadi e le ninfe di Thetis portano con cura le Achille addormentate nel lavandino. La vicina Thetis dice addio a Chirone.
Le proporzioni ideali delle figure di personaggi mitologici assomigliano a statue antiche. I colori chiari e sonori degli abiti – blu, rosso, bianco, rosa – si stagliano efficacemente contro il tranquillo sfondo grigio-marrone della roccia.