Il meraviglioso pittore, disegnatore e incisore fiammingo Anthony Van Dyck è diventato uno dei fondatori del genere del ritratto della parata del 17 ° secolo. L’influenza della sua opera sull’arte del ritratto europeo fu avvertita per tre secoli. Il ruolo decisivo nella formazione di Van Dyck come artista fu interpretato da P. Rubens, nel cui laboratorio lavorò nel 1618-1620.
Nel 1620 l’artista visitò l’Inghilterra e poi andò in Italia, dove la sua attenzione fu attratta dal dipinto di Tiziano.
Al suo ritorno dall’Italia, nel 1627-1632, Van Dyke divenne il primo artista nelle Fiandre. Fu nominato uno dei pittori di corte del governatore spagnolo Isabella. Nel 1632 l’artista partì per l’Inghilterra, dove divenne pittore di corte di Carlo I, patrono delle arti e collezionista dal gusto e dall’intuizione geniali.
In Inghilterra, l’alta società considerava un onore rappresentare l’artista. L’arte di Van Dyck conquistò gli inglesi, infatti, associando l’inizio della scuola di ritratto inglese al nome dell’artista. I suoi ritratti sono poetici, raffinati, profondi, pieni di immaginazione e fantasia e allo stesso tempo pieni di una profonda visione della personalità dell’individuo.
Tra le opere eccezionali del ritratto appartiene “Carlo I, re d’Inghilterra, a caccia”. Monarca raffigurato in un’atmosfera rilassata. Il suo aspetto è elegante, aristocratico, affascinante e raffinato.
Altre opere famose: “Iconografia”; “Ritratto di famiglia” 1621. Hermitage, San Pietroburgo.