Un fatto curioso: il comportamento della laguna, importante per predire il futuro di Venezia, una città sull’acqua, è stato studiato dagli scienziati con il coinvolgimento di… pittoresche testimonianze di Canaletto.
L’immagine presentata è una di quelle. L’artista scrisse più volte sul Canal Grande, specialmente spesso negli anni 1720. La vista su tutte queste tele praticamente non cambia: a sinistra – il Palazzo Papadopoli, la casa della famiglia Kuchchin, che in un’altra prospettiva è rappresentata nella foto del Veronese “La Madonna della famiglia Kuchchin”, e le “decorazioni” sono sempre diverse.
Ma ciò che è notevole: il punto da cui si apre la vista del Canal Grande è piuttosto alto.
Sembra che l’artista scriva, trovandosi sul ponte, ma in questo posto non lo è. Ciò suggerisce che Canaletto ha scritto molto dalla memoria e dalla speculazione, in particolare, una visione prospettica dei suoi paesaggi. Questa ipotesi sarà ancora più convincente se ricordiamo molti dei suoi dipinti nel genere capriccio, cioè scritti interamente “dalla testa”, in cui tutti i tipi che sembrano reali sono fittizi. In questa immagine, il Canal Grande appare ogni giorno: la vita è in pieno svolgimento, molte persone sono occupate su barche con i propri affari.
Un umore completamente diverso nell’immagine dello stesso posto verrà scritto un decennio dopo. La Regata sul Canal Grande, tenuta al Royal Meeting di Sua Maestà la Regina Elisabetta II, illustra uno dei maggiori festival di Venezia. Ci sono molte barche, molti partecipanti e spettatori, un tripudio di colori e la stessa accuratezza nel trasferimento dei dettagli architettonici.