Il pittore bavarese Albrecht Altdorfer visse a Ratisbona. Nel 1511 viaggiò lungo il Danubio a sud fino alle Alpi. La bellezza di quei luoghi lo colpì profondamente e divenne uno dei primi pittori a raffigurare paesaggi emotivamente ed espressivamente e non solo come sfondo conveniente per un dipinto.
Il culmine dell’arte del pittore fu il quadro della battaglia di Isso, scritto per Guglielmo IV, duca di Baviera. In esso, i cieli, il mare e la terra svolgono lo stesso ruolo, e solo una tavoletta in cielo indica che questa è la stessa battaglia in cui Alessandro Magno sconfisse i persiani sul fiume Isso nel 333 a. C. e. Nell’armatura dei guerrieri e nell’architettura di una città lontana sullo sfondo, questa scena avrebbe potuto essere collegata al XVI secolo.
Per creare un senso della grandezza di ciò che sta accadendo, Altdorfer dipinse la battaglia come se fosse una vista dall’alto. Prima che lo spettatore apra il vorticoso vortice di minuscole sagome di soldati che si fondono in un’unica massa, sullo sfondo di un paesaggio montuoso, in cui il sole rompe drammaticamente attraverso le nuvole, allontanando la luna. Alessandro combatte nei ranghi anteriori dei guerrieri nel bel mezzo della battaglia, inseguendo il re persiano Dario sul suo carro.
Dopo la battaglia di Isso, Alessandro mostrò la stessa nobiltà e generosità al sconfitto Dario e alla sua famiglia. Quando il suo esercito catturò e saccheggiò il campo persiano, Alessandro trattò rispettosamente sua madre, sua moglie e due figlie di Dario. Veronese raffigura Alessandro e il suo amico Gefastion in visita alla famiglia reale nel dipinto La famiglia di Dario di fronte ad Alessandro.
La madre di Dario accettò erroneamente la più alta Efasia per il suo conquistatore, ma Alessandro non attribuiva importanza all’errore e, scherzando, la rassicurò, dicendo che Efasia è un altro Alessandro. Alla ricerca di Dario, Alessandro scoprì il re dei persiani, che stava morendo per una ferita mortale inflitta dai suoi stessi soggetti. Quando Dario morì, Alessandro onorò il suo nemico coprendo il suo corpo con il proprio mantello.
L’illustre Alexander era convinto che fosse meglio governare per volontà che per violenza, cercando di unire costumi diversi. Sposò Roxanne, che, secondo alcune fonti, era la figlia di Dario, e secondo altri – la figlia del sovrano delle terre asiatiche conquistate.