Tulip Fields – Vincent Van Gogh

Tulip Fields   Vincent Van Gogh

Vincent Van Gogh ha creato il dipinto Fields of Tulips nel 1883. A quel tempo ha studiato pittura in una delle accademie. Già in quel momento l’artista iniziò a tormentare i segni della sua malattia mentale.

Il creatore ebbe attacchi di aggressione, cadde spesso in depressione, tutto a causa del fatto che non poteva riconciliarsi con se stesso, con la sua esistenza.

Studiare all’Accademia ha aiutato Vincent a rilassarsi, alleviando i sintomi della malattia. Il modo di dipingere, che ha studiato lì, era morbido e regolare, che aiutava l’artista a fuggire dal trambusto della vita, dava il tempo di riflettere con calma su molte cose, ei suoi dipinti erano pieni di calore e luce.

Prima di tutto, nella foto, colpiscono enormi campi di tulipani di vari colori. I tulipani adornano la luce del tramonto, rendendo il loro colore ancora più magico. A Van Gogh piaceva ritrarre le persone nelle foto, questa foto non faceva eccezione.

In lontananza, un uomo va tra i campi di fiori, lavora, si prende cura dei fiori, controlla le loro condizioni, li protegge. A quel tempo, tale lavoro era un evento frequente; molte persone lavoravano nelle piantagioni di fiori, specialmente in quelle regioni in cui la floricoltura era attivamente distribuita.

In questa tela, Van Gogh ha cercato di giocare sul contrasto dei colori, che lo ha aiutato a mostrare meglio i luoghi luminosi, a rendere l’immagine più voluminosa, quindi l’attenzione e lo sguardo dello spettatore cade principalmente su splendidi tulipani. Gli oggetti rimanenti dell’immagine non sono così importanti e rimangono indietro, ma anche vengono eseguiti in modo chiaro e naturale per non rovinare l’umore generale dell’immagine. L’immagine è divisa visivamente in due zone.

In fondo ci sono fiori e in cima ci sono diverse case diroccate, alberi scuri e un cielo pieno di nuvole.

Nonostante il fatto che i fiori occupino la maggior parte dell’immagine, senza oggetti di terze parti l’immagine sembrerebbe vuota. Van Gogh era un maestro delle parti, sapeva sempre come notare le sciocchezze necessarie e rappresentarle in modo che potessero essere notate da tutti.

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