Ritratto di Don Manuel Osorio e Zunig Francesco de Goya

Ritratto di Don Manuel Osorio e Zunig Francesco de Goya

Il genio di Goya fu un fenomeno unico nell’arte spagnola del volgere dei secoli 18-19, che elevò alla grandezza dei tempi passati. Il lavoro dell’artista ha attraversato l’ultimo periodo del rococò, raggiungendo la soglia del realismo e aprendosi, in una grande varietà di soggetti.

Nei ritratti, quasi un secolo che prefigura idee romantiche, il maestro spagnolo è riuscito a rivelare l’essenza psicologica dei personaggi attraverso l’apparenza. Questa tela, raffigurante il piccolo Osorio, nato nel 1784, fa parte di una serie di ritratti sezionati commissionati dal conte di Altamira.

Il bambino, vestito con un abito rosso brillante, è posto su uno sfondo monocromatico, che sottolinea la sua figura. Nelle mani di un bambino, una corda legata alla zampa di una gazza, che, giustificando la sua fama di “ladri”, tiene nel becco il biglietto da visita dell’artista, che appone la sua firma sull’opera con un trucco così originale.

Altri animali raffigurati nella figura incarnano un significato simbolico che indica quanto illusorio sia il confine tra l’ingenuo mondo infantile e le forze del male che lo attendono.

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