Ragazza – Boris Kustodiev

Ragazza   Boris Kustodiev

Lo stesso tipo di donna Kustodiyev si ripete: una dolce, tenera bellezza da nubile, sulla quale in Russia si diceva che fossero “scritti”, “zucchero”. Il viso è pieno dello stesso caro fascino di cui sono dotate le eroine degli epos russi, le canzoni popolari e le fiabe: un leggero rossore, come si suol dire, sangue e latte, sopracciglia alte, un naso appuntito, una bocca con una ciliegia, uno sputo drappeggiato sul petto… È viva, reale e follemente attraente, affascinante.

Era seduta su un poggio tra margherite e denti di leone, e dietro di lei, sotto la montagna, si sviluppa una vasta distesa di Volga, una tale abbondanza di chiese da catturare lo spirito.

Kustodiyev fonde qui questa bella ragazza terrena e questa natura, questa distesa del Volga in un unico inseparabile insieme. La ragazza è il simbolo più alto e poetico di questa terra, di tutta la Russia.

In modo curioso, il film “La ragazza del Volga” si è rivelato lontano dalla Russia, in Giappone.

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