Primavera. Big Water – Isaac Levitan

Primavera. Big Water   Isaac Levitan

Tra i più grandi capolavori dei testi russi primaverili c’è il famoso dipinto “Primavera. Acqua alta”.

L’immagine mostra il momento delle acque alte, quando la “grande acqua” copriva le aree costiere, allagando tutto intorno. Gli alberi sottili, immersi in acque limpide, si innalzano per incontrare il cielo azzurro, come se fossero lavati dalle piogge, riflessi con i tronchi sulla fuoriuscita del fiume. L’acqua è calma e calma.

La colorazione dell’immagine è formata da sottili sfumature di blu, giallo e verde. Per lo più gamma blu, che combina il giallo della riva e dei tronchi d’albero, animato da una spessa macchia verde di abete, così come sfumature di verde nella quercia accanto ad essa e si allontana. Il colore più vario è il blu: l’acqua e il cielo sono pieni di sfumature dal blu scuro al quasi bianco.

Il sonoro cielo blu, le betulle bianche e gli alberi che scorrono verso l’alto, capanne galleggianti in lontananza, la fragile barca si fonde in essa in un tutto così melodico, chiaro e trasparente che, scrutando in questo spazio incantato, si dissolve nella laguna blu di una soleggiata giornata primaverile.

“Spring – big water” è molto armonioso e attraente, questa è una delle immagini più liriche di Levitan. Il paesaggio è scritto in colori chiari e chiari, che gli conferiscono la trasparenza e la fragilità caratteristiche della natura primaverile russa. L’immagine è piena di quiete gioia e tranquillità primaverili, è piena di ottimismo dalla risurrezione primaverile della natura.

Ma più a lungo guardi l’immagine, più chiaro appare il motivo malinconico. Con il risveglio della natura, arriva la primavera, ma ora nelle sue manifestazioni dolci non c’è tanta speranza di calore e gioia, ma in agguato di tristezza e meditazione sul fugace ciclo della vita: non hai tempo di guardare indietro quando arriva l’autunno e dopo che è inverno.

Ivan Bunin. 1892. L’acqua vuota imperversa, rumorosa, opaca e prolungata. Rooks stormi volanti Grido e divertimento, e importante.

Tumuli neri fumano, e al mattino riscaldati nell’aria Vapori bianchi spessi sono pieni di calore e luce. E a mezzogiorno, le pozzanghere sotto la finestra Così si allargano e brillano, Con una brillante macchia solare Nella sala tremano i “coniglietti”. Tra tonde nuvole sparse Innocentemente il cielo diventa blu, E il dolce sole si scalda Nella calma il ronzio e le iarde. Primavera, primavera! E tutto ciò che è felice.

Come nell’oblio cosa stai e senti l’odore fresco del giardino e l’odore caldo dei tetti che si sciolgono. Intorno all’acqua brontola, brilla, il ruggito dei cazzi suona qualche volta, e il vento, morbido e umido, gli Occhi si chiude silenziosamente.

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