Il giudizio universale – Hieronymus Bosch

Il giudizio universale   Hieronymus Bosch

“Il giudizio universale” di Bosch è una delle sue opere più impressionanti, nonché una delle opere più impressionanti sull’argomento in generale. Fu commissionato dal governatore dei Paesi Bassi ed è la più grande delle restanti opere dell’artista.

La trama del trittico è intuitivamente comprensibile a chiunque abbia familiarità con le leggende cristiane almeno in una certa misura. Sulla finestra a sinistra è il Paradiso: racconta l’inizio della storia biblica. Qui il Signore crea Eva dal lato dell’Adamo addormentato. Qui Adamo, insieme ad Eva, prova le mele proibite dall’albero della conoscenza del bene e del male.

Ecco un luccicante arcangelo con una spada in mano che li guida fuori dal Giardino dell’Eden. Nelle nuvole sopra di loro, gli angeli combattono con gli angeli caduti, lasciandoli cadere. E sopra di loro c’è Cristo in splendore di gloria e potere.

Il caso centrale raffigura il Giudizio Universale. Al piano superiore, c’è un seggio del giudizio, le trombe dell’ultima ora che suonano la tromba, gli angeli si affollano sul trono del Salvatore e il giusto stand ai suoi piedi, preparandosi ad ascendere al cielo – è interessante notare che ce ne sono pochissimi rispetto ai peccatori, che possono esprimere il pessimismo dell’artista, che crede che ci siano giusti sulla terra non così tanto. E sotto di loro inizia l’inferno.

Le macine ruotano, i diavoli sono tormentati dai peccatori, i peccatori sono feriti ad altri peccatori e, sebbene questa sia solo un’immagine del giudizio, è già molto simile all’inferno.

L’ultima porta è in realtà l’inferno, ed evoca pensieri estremamente spiacevoli sulla finezza della vita e che se l’inferno lo è davvero, allora è meglio non peccare. La fantasia di Bosch si manifesta in tutta la sua gloria: i peccatori vengono torturati, trafitti da frecce e lame, bruciati, bolliti vivi, fatti a pezzi, appesi, come carcasse di maiale, su ganci. Per quanto riguarda il paradiso, l’inferno è vivo e grafico come se fosse molto più vicino a un artista.

Se l’artista si prefigge un obiettivo, questo obiettivo è quello di allontanare i peccatori dall’inferno nel modo più semplice. Intimidendoli.

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