Evangelista Matthew – Joachim Eyteval

Evangelista Matthew   Joachim Eyteval

Dipinto dall’artista olandese Joachim Eyteval “Evangelista Matthew”. La dimensione del dipinto è di 79 x 62 cm, olio su tela. Apostolo Matteo, autore del primo vangelo canonico. Matteo fu chiamato al numero dei dodici apostoli dalla posizione dell’esattore delle tasse, cioè l’esattore delle tasse, la situazione più umiliante per un ebreo.

Inizialmente portava il nome di Levi, ma in seguito fu costantemente chiamato Matteo. Secondo Clemente di Alessandria, Ireneo, Eusebio e altri, Matteo predicò agli ebrei a Iepysalim per 15 anni dopo l’ascensione, e poi seguì un sermone in altre nazioni – agli etiopi, macedoni, persiani.

Secondo la leggenda, Matteo subì la morte di un martire. La sua memoria è onorata il 16 novembre. Conosciuto sotto il suo nome “Matthew’s Gospel” è uno dei più antichi e meno contestati dalle critiche. Secondo Papia, Matteo scrisse il suo Vangelo in ebraico, che è confermato da altri scrittori antichi, ad esempio Origene e Girolamo. Nonostante queste chiare prove dell’antichità, molti scrittori e critici successivi hanno cercato di dimostrare che il vangelo di Matteo era stato originariamente scritto in greco.

Tuttavia, alcuni dei più recenti ricercatori, come Eichhorn, Olshausen, Gerike, Baur, Delić e altri, parlano a favore dell’originale ebraico, anche se non è sopravvissuta una sola copia ebraica.

Si presume che la traduzione reca tracce di riscrittura letteraria, poiché nel vangelo di Matteo ora noto, gli eventi sono esposti non con la sequenza di un testimone oculare, ma secondo un piano intenzionale ben noto. Questo vangelo era destinato agli ebrei che si convertirono al cristianesimo; pertanto, le usanze ebraiche e la topografia della Palestina rimangono senza spiegazione. Quindi, parlando dell’usanza dei farisei di lavarsi le mani, Matthew presume direttamente di essere ben noto ai suoi lettori, mentre Mark, che scrisse per i cristiani pagani, in un caso parallelo fornisce una spiegazione di questa usanza.

Il tempismo di Matteo è giudeo; lo scopo del Vangelo è di dimostrare che Gesù era il Messia promesso. Gli stessi eventi della storia del Vangelo sono raffigurati come l’adempimento di antiche profezie, a seguito delle quali Matteo incontra costantemente la frase: “Tutto ciò è accaduto, in modo che i profeti previsti fossero adempiuti”. Il Vangelo di Matteo si compone di tre sezioni principali: la prima descrive la storia dell’origine di Cristo e il suo sermone iniziale, la seconda – il suo ministero in Galilea, la terza – il ministero in Giudea, che si concluse con la risurrezione e l’ascensione al cielo.

Secondo il tempo della sua scrittura, questo è il primo di tutti e quattro i Vangeli canonici ed è stato scritto poco dopo l’ascensione di Cristo, in ogni caso, prima della distruzione di Gerusalemme. Fonte dell’articolo: Dizionario enciclopedico Brockhaus di F. A. ed Efron I. A.

1 Star2 Stars3 Stars4 Stars5 Stars (1 votes, average: 5,00 out of 5)