Cristo e il coniuge infedele Tiziano Vecellio

Cristo e il coniuge infedele Tiziano Vecellio

Cristo e la consorte infedele descrivono una storia del Vangelo in cui i farisei furono sfidati a Cristo per condannare una donna catturata in una scena del crimine di adulterio. Sebbene in precedenza fosse ampiamente considerato che l’immagine appartenesse a Giorgione, ora è generalmente considerata l’opera del giovane Tiziano. La sua natura rivoluzionaria è chiaramente evidente se vista sullo sfondo della tradizione artistica rappresentata da Giovanni Bellini.

La composizione del XV secolo, anche con oggetti narrativi dinamici, tendeva a essere calma e statica. Qui, al contrario, pose e gesti sono audaci e frenetici, le figure hanno una nuova affidabilità fisica e i colori dei tendaggi sono sensuali. Considerando che i dipinti del XV secolo erano solitamente dipinti sulla superficie liscia del legno lucido, è – come praticamente tutte le opere successive di Tiziano – dipinto su una superficie più disuguale della tela e della pittura ad olio, applicata con tratti più visibili.

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