Nonostante il fatto che i primi Ukie non possano essere considerati paesaggi nel pieno senso della parola, le attività di Masanobu, Kokan e dei loro seguaci sono il primo, ma importantissimo passo nel modellare il paesaggio come un genere ukio-e indipendente.
La fase successiva di questo processo è associata al nome Utagawa Toeharu. Le sue incisioni prospettiche differiscono nettamente dal periodo precedente. Studiando le leggi della prospettiva, della luce e dell’ombra, fu il primo tra i maestri a copiare le incisioni olandesi e le usò anche in composizioni indipendenti in modo molto più sicuro dei loro predecessori.
Toeharu è stato il primo a creare ukie policrome, che ha notevolmente arricchito la soluzione artistica delle sue opere. E infine, in alcuni di essi, riesce a trasmettere non solo l’aspetto più o meno esatto del terreno raffigurato, ma in una certa misura anche lo stato della natura. Tali incisioni sono tipologicamente vicine al paesaggio stesso – ukuye-e, il cui disegno finale risale a un tempo successivo.
Ukie, la cui popolarità fu estremamente alta negli anni 1770-1790, ebbe un’influenza notevole sull’incisione tradizionale – ukie-e. Molti maestri, che hanno lavorato principalmente nei generi di bijsing e yakusya-e, si sono occasionalmente rivolti a “dipinti prospettici”. Questi includono Torii Kienaga, Kitagawa Utamaro, Katsukawa Syunse, Kitao Shigemasa e altri.
Nelle opere di questi artisti, viene fatto il primo tentativo di combinare le tecniche caratteristiche dei “dipinti prospettici” con le qualità decorative dell’incisione policroma.