The Fallen of the Earth – Edwards Forest

The Fallen of the Earth   Edwards Forest

Degli artisti che hanno avuto un impatto significativo sull’opera di Edwards, per sua stessa ammissione, ce n’erano due. All’inizio Edwards Bellamy, fumettista e noto maestro comico, ebbe un impatto tangibile su Les Edwards. In seguito l’amore si rivelò essere opera dell’illustratore Bruce Pennington.

L’artista stesso ritiene che il criterio principale nella scelta del suo posto nel mondo dell’arte sia stato l’attrazione fin dall’infanzia stessa “verso qualcosa di strano o bizzarro”. In tenera età, Les ha fatto schizzi ispirati a qualche fumetto o guardando un film interessante. In un secondo momento, l’opera di Francisco Goya “Saturno che divora i suoi figli” gli fece una forte impressione – la scena sanguinosa di divorare suo figlio con tutti i dettagli terribili.

Les Edwards è stato nominato tre volte per il World Fiction Prize, che alla fine ha vinto, come Edward Miller, nel 2008. L’artista è stato anche invitato alla giuria durante l’assegnazione dei vincitori nel 2003. Era un rappresentante onorario della English Fantasy Artists Association al World Science Fiction Forum del 1995. Les Edwards ora vive con sua moglie, Val Edwards, in una piccola città nella contea di Essex, in Inghilterra.

Nella loro magnifica casa i coniugi conducono una vita isolata.

Edwards suona la chitarra, legge molto e talvolta scrive per l’anima. Il rosso in tutte le sue sfumature per Les Edwards è un mezzo universale per esprimere l’umore psicologico di un’immagine. Colore cremisi: il colore dell’ansia, della paura, persino della morte; in combinazione con l’arancione o il rosa, acquisisce un pizzico di misticismo e con il giallo è la luce calda di un pianeta alieno.

Nell’immagine di “The Frenzy of the Earth” di Edwards una vile creatura malvagia striscia fuori dal terreno. Il tempo delle forze oscure arriva a mezzanotte, il proprietario dei morti e degli spiriti maligni sotto la copertura della notte porterà morte e dolore alle persone che dormono pacificamente. In questo lavoro, l’artista ha anche usato il rosso per raggiungere la massima tensione psicologica.

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