Le opere di Rubens sono al centro della pittura paesaggistica del XVII secolo. Il punto non è solo che sono belle immagini del genere paesaggistico, ma anche che la tendenza principale dell’arte fiamminga – la creazione di un’immagine sintetica, eroica della natura – è pienamente incarnata in esse. Il paesaggio dei portatori di pietre è un inno alla grandezza e al potere delle forze titaniche della natura.
Qui è tutto in movimento: le scogliere sono ammucchiate, ricoperte da una vegetazione lussureggiante e intrecciate con le tenaci radici di alberi giganti, i cui tronchi contorti e ciuffi di foglie sembrano vivi e tremanti; nuvole scure corrono attraverso il cielo. Le dinamiche sono esaltate contrastando la luce rosata degli ultimi raggi del sole che inondano le rocce a destra e l’illuminazione fredda della luna sul lato sinistro dell’immagine; Questa combinazione simboleggia l’eterno cambio di giorno e notte. Nel tentativo di enfatizzare il dramma generale del paesaggio, l’artista pone in primo piano i carter di pietre, impegnati con il loro duro lavoro.
L’immagine di persone forti e forti nel momento di tremenda tensione è organicamente inclusa nel quadro generale della natura.
I paesaggi di Rubens stupiscono con straordinaria ricchezza di colori, effetti di illuminazione, trasferimento di profondità dello spazio e volume di forme. Nella costruzione dello spazio Rubens combina prospettiva aerea e lineare. Si alterna in modo diverso illuminato e diverso nei piani di colore, nella profondità dell’immagine il colore si illumina, lo strato di vernice è reso più trasparente.
Contrastando gli strati orizzontali del terreno con la verticale degli alberi, l’artista allo stesso tempo ammorbidisce gli angoli con curve morbide dei tronchi.
Pertanto, tutti i piani risultano essere interconnessi e la composizione viene combinata in un insieme decorativo completamente completato. Rubens ha fatto molti studi sulla natura, nei suoi paesaggi ogni dettaglio è di vitale importanza, ma sono tutti subordinati all’aspirazione unificata del maestro a creare un’immagine sintetica generalizzata della natura. Il dipinto entrò nell’Ermitage nel 1779 dalla collezione di Walpole in Inghilterra.