All’inizio della primavera nel monastero. Due monaci camminano uno dopo l’altro lungo il sentiero giallo e leggono qualcosa di religioso sotto il suono di una campana prima dell’inizio del servizio. Dietro di loro c’è un prato verde con betulle e alberi di Natale. Sulla destra c’è il fiume, proprio di fronte a noi c’è la chiesa, le colline.
Sera, cielo ancora luminoso, il sole al tramonto sulle croci.
Guarda i personaggi. Davanti c’è un giovane monaco, alto, magro, magro. La tonaca nera pende in pieghe diritte alle caviglie. Con un’ampia cintura appesa alla chiave del cavo. Una faccia stretta e allungata, lunghi capelli di paglia chiara sparsi sulle spalle, un cappuccio a cono lascia aperta la fronte e l’orecchio.
Le lunghe dita della mano sinistra tengono facilmente un piccolo libro senza arte.
Nella mano destra a metà un ramoscello di salice. È seguito in due passi da un monaco anziano, in altezza – sulla spalla di un giovane. Ha una piccola gobba, un’ampia veste larga. A causa della gobba di fronte, è sollevata. La cintura è nascosta nelle profondità del capo.
Sotto la cintura sotto una grande sciarpa colorata. Le dita indaffarate di entrambe le mani reggono un libro spesso ed elegantemente decorato. Tra le pagine di un rametto di alberi di Natale.
Sotto il gomito sinistro bloccato. Il berretto cilindrico nero caldo è tirato sopra le sopracciglia e il fazzoletto indossato sotto di esso copre la parte posteriore del collo e delle orecchie. Capelli grigi e occhiali da barba.
Come puoi vedere, i dettagli di una figura sono letteralmente l’opposto dell’altra. L’associazione e il contrasto sono dati sotto tutti gli altri aspetti. Dietro il vecchio ci sono diversi alti, sottili alberi di betulla con foglie sparse in cima e un albero di betulla, un piccolo gobba di fronte a lui.
Dietro un giovane monaco, una coppia di betulle: una dritta, l’altra con una curva e una biforcazione.
Ci sono due betulle di fronte al monaco: uno con curve morbide, l’altro con curve più nitide. Ci sono due conifere dietro gli alberi di betulla nel prato: un soffice a spina di pesce basso e un alto pino senza i rami inferiori. Poi ci sono due edifici: una chiesa alta e luminosa che fissa il cielo e di fronte c’è una piccola cappella rossa tozza. All’orizzonte una collina con una pendenza regolare a sinistra.
A destra è una cavità e un’altra collina tagliata dal bordo dell’immagine. C’è una differenza in tutto, ma tutto è pervaso da uno, uno, le persone e la natura: il ritmo unanime del movimento dei monaci, approfondito nei libri, è tutto internamente simile, obbedendo al suono dimensionale delle campane. Tutto è pronto per il sacramento della conversione e dell’attenzione di Dio.