Al tramonto del suo lavoro, Thomas Gainsborough ha ammesso che non gli era mai piaciuto dipingere ritratti. Ma furono i ritratti a portargli la più grande gloria. Gainsborough sostenne di non aver mai cercato di competere con un altro importante ritrattista dell’epoca – Reynolds, ma il lavoro di entrambi si sviluppò chiaramente in una rivalità reciproca.
In generale, sia Reynolds che Gainsborough sono due grandi maestri che hanno dato un enorme contributo allo sviluppo del genere del ritratto inglese e lo hanno glorificato, anche se ognuno stava andando per la sua strada nello sviluppo di questo genere.
A Gainsborough non piaceva la vita sociale, era lei. Sognava sempre di vivere in campagna, di lavorare nel genere dell’arte del paesaggio e di non scrivere ritratti di uomini e donne. Non riconosceva le autorità e le teorie di nessuno nelle arti visive, quindi il suo pennello era più soggetto all’intuizione dell’artista che a qualsiasi principio razionale. Gainsborough non cercò mai di riempire artificialmente il ritratto di simboli, catturò ciò che vide l’occhio del pittore.
I suoi ritratti si distinguono per semplicità, ma è per questo che sono più ispirati e creativamente liberi delle opere di Reynolds. Non ha combattuto contro i gusti dei clienti, ma in questo contesto è stato in grado di rimanere originale e inimitabile.
Uno dei successi di Gainsborough è stata la sua scoperta delle possibilità di colori freddi come leader nella foto. Reynolds si è sempre opposto a questo, considerando la scala grigio-blu necessaria solo per ombreggiare un’unione rosso-marrone più saturata. Gainsborough in alcune delle sue opere rende dominante il colore blu e per la prima volta mostra come si possa ottenere una saturazione emotiva con l’uso di toni freddi.
Questi esperimenti includono una serie di ritratti “blu”, “Un ragazzo in un blu”, “Un ritratto di una signora in un blu” e alcuni altri. In essi, Gainsborough gioca magistralmente con varie tonalità e semitoni del colore principale, rivelando in lui argento, poi perla, poi perla. riflusso, la superficie viola del mare.
Scritto alla fine del 1770. Il ritratto di una signora in blu, noto anche come il ritratto della duchessa di Beaufort, è tra le opere più realizzate di Gainsborough. Questa tela è ora l’unica opera nell’Ermitage di questo artista, uno dei pittori più poetici in Inghilterra.
La raffinata tonalità della tavolozza, uno speciale stile pittorico di applicazione di vernici con uno strato liquido traslucido, tratti veloci applicati con un pennello sottile, danno l’immagine della spiritualità e dell’eleganza aristocratiche inglesi.
L’immagine della duchessa di Beaufort – una giovane donna in abito aperto – è intessuta dall’artista da movimenti incompiuti, a malapena intesi: uno sguardo sonnolento e sognante, i contorni delle labbra, quasi pronti a sorridere, un giro appena percettibile della testa… mano a bracciale, capelli in polvere pettinati e posati in una pettinatura complessa, sormontata da un cappellino con piume di struzzo e nastro azzurro. È una certa incompletezza, eufemismo e rende l’immagine della Duchessa particolarmente viva e affascinante.
Anche il ritratto di Sarah Siddons appartiene alla stessa serie. Sarah Siddons è una famosa attrice, una delle prime donnas ai tempi di Reynolds e Gainsborough, il cui lavoro è stato onorato per il suo grande onore. Entrambi gli artisti, ognuno alla volta, dipingevano i suoi ritratti, ma si avvicinavano in modo diverso alla soluzione di un compito artistico.
In Reynolds, appare allo spettatore sotto forma di una tragica musa, e l’intero ritratto è saturo di tecniche di colore simbolico.
Una donna completamente diversa sembra da un ritratto di Gainsborough. Qui lo spettatore vede una donna aggraziata severa che si siede in silenzio e meditatamente guardando in lontananza. Ma se fissi l’immagine di una donna per molto tempo, allora gradualmente hai la sensazione che questa non sia solo una signora inglese; nelle sue caratteristiche cesellate e attraenti, si sente una speciale nobiltà, e la nobiltà non è di sangue, ma di spirito. Questa donna è principalmente un personaggio, una persona e dovrebbe essere interessante proprio da questa posizione.
E dietro la calma esteriore, si apre la compostezza interiore, motivo per cui nasce un senso di eufemismo, di un alone misterioso intorno all’immagine.
In termini di incarnazione artistica di Gainsborough, come in molti altri dipinti, l’accento cromatico si trasferisce a colori freddi. Blu, bianco e nero: questi sono i principi che definiscono, la cui unità appare unica sullo sfondo della tela rosso scuro, progettata solo per ombreggiarli.