Mr. and Mrs. Andrews, catturato da Gainsborough, possedeva una grande tenuta vicino a Sedbury, città natale dell’artista. Ha dipinto il loro ritratto poco dopo il ritorno a Suffolk da Londra.
Va notato che il paesaggio in questa composizione gioca un ruolo altrettanto importante rispetto al ritratto reale dei coniugi Andrews: Gainsborough gli dà più della metà della tela.
Tuttavia, i clienti non avevano nulla da offendere – dopo tutto, il pittore li aveva premuti non per il bene di un paesaggio astratto, ma per il bene della propria proprietà. Robert Andrews, a quanto pare, era appena tornato dalla caccia. Si alza, appoggiandosi casualmente allo schienale della panca su cui siede Francis Mary, la sua giovane moglie. Si noti che un pezzo del suo vestito è rimasto incompiuto.
Probabilmente, l’artista intendeva dipingere nelle mani della signora Andrews l’uccello portato dal marito dalla caccia, ma poi per qualche motivo ha rifiutato questa intenzione.
La coppia Andrews guarda direttamente lo spettatore, ma c’è un personaggio nel ritratto che non presta attenzione allo spettatore: questo è il cane da caccia del signor Andrews, che guarda devotamente il suo padrone. Nel “Ritratto di Mr. Andrews e sua moglie” due generi sono organicamente combinati, che costituivano la gloria di Gainsborough, – ritratto e paesaggio. Per quanto riguarda quest’ultimo, è scritto con un insolito per l’eroe della nostra precisione di rilascio e, se si può dire così, la topografia. Ad esempio, la torre bianca, visibile in lontananza, dietro le corone degli alberi, è una torre molto concreta della chiesa di San Pietro, dove nel 1748 il signor e la signora Andrews si sposarono.
Lavorando al “Ritratto di Mr. Andrews con sua moglie”, Gainsborough ha prima raffigurato le figure delle persone e poi il paesaggio.
È curioso che l’artista abbia effettivamente scritto solo i volti dei clienti. Ha finito di scrivere le loro pose e i suoi abiti nel suo laboratorio – con l’aiuto di manichini vestiti in modo appropriato. Va detto che Gainsborough ha sempre scritto drappeggi da solo, “dalla testa”. Non è stato necessario lavorare con un modello per questo.
Tanto più sorprendente è la sua capacità di trasmettere la trama del tessuto e posizionare le sue pieghe nel modo più naturale, in modo che nemmeno lo spettatore più sofisticato possa sospettare che queste pieghe, ombre e luci siano un frutto dell’immaginazione del maestro.
Ad esempio, l’abito blu della signora Andrews è scritto molto abilmente. L’artista è riuscito notevolmente a trasferire sulla tela la brillantezza e la freschezza del tessuto di raso.