Avendo ottenuto il diritto di partecipare al concorso per la Grande medaglia d’oro, Perov ha deciso di presentare al Consiglio accademico uno schizzo sul tema “Processione rurale a Pasqua”, ma lo schizzo non è stato approvato.
Continuando a lavorare su questo complotto, Perov ha contemporaneamente preparato il film “Sermone nel villaggio”. Il suo contenuto critico non è stato espresso in modo così diretto e l’autore ha ricevuto la Big Gold Medal e il diritto di viaggiare all’estero. Sembra che le autorità accademiche non abbiano capito il vero significato del quadro.
Il suo contenuto non era meno attuale e non meno acuto della foto precedente.
Nel 1862 espose nella Società per l’incoraggiamento degli artisti a San Pietroburgo “La processione rurale di Pasqua”, ma la tela fu rimossa dalla mostra con il divieto di tradire la sua fama. La mancanza di spiritualità dei pastori della chiesa, l’oscurità, l’ignoranza e l’incredulità del popolo – il contenuto di quest’opera, per il potere della denuncia, non ha eguali nella precedente pittura russa. A questo punto, il linguaggio artistico di Perov viene liberato dalle catene degli alunni e si può parlare della novità dei suoi mezzi espressivi.
Vari elementi del quadro si sono sottoposti al compito di una riflessione realistica della situazione di vita osservata e profondamente significativa.
Sullo sfondo del cupo paesaggio di campagna, si svolge una processione ubriaca discordante con immagini e striscioni dopo il festoso servizio pasquale. Con duro realismo, Perov trasmette non tanto la povertà fisica quanto quella spirituale di queste persone. Il dipinto ha prodotto un’impressione omicida sui contemporanei dal contrasto tra il significato del rito e lo stato quasi animale a cui una persona può scendere. “La processione religiosa del villaggio a Pasqua” ha provocato una protesta delle critiche ufficiali e la chiesa, è stata rimossa dalla mostra della Society for the Encouragement of Arts, bandita per l’esposizione e la riproduzione.
L’artista V. G. Khudyakov, che lo acquistò a Pavel Mikhailovich Tretyakov, scrisse: “… si stanno affrettando voci sul fatto che presto ti verrà chiesto da San Sinodo, su quali basi compri quadri così immorali ed esponi al pubblico? la mostra permanente, da cui fu presto rimossa, ma suscitò ancora una grande protesta! E Perov invece l’Italia, per così dire, non entrò a Solovki “.
Con questa immagine un giovane artista entra nella storia dell’arte russa.