Anton Raphael Mengs è il più grande rappresentante tedesco del neoclassicismo – una tendenza nata in Europa nella seconda metà del XVIII secolo e basata sul culto incondizionato dell’arte antica. L’ispiratore e teorico di questa tendenza fu lo storico Johann Winckelmann, e il suo libro “La storia dell’arte dell’antichità” era noto a quel tempo a tutti gli europei istruiti. I pensieri di Winckelman sulla perfezione e la bellezza insuperabile dei disegni antichi hanno influenzato molti artisti famosi, tra cui il grande scultore italiano Antonio Canova.
In Germania, il più devoto e coerente Winkelmann con le stesse idee era Anton Raphael Mengs, il cui dipinto è l’incarnazione pratica delle idee di Winkelmann, un caro amico di Mengs. La tela monumentale “Perseo e Andromeda” può essere considerata un prodotto programmatico del neoclassicismo. L’artista sceglie l’antico mito come trama, nota per il suo capolavoro di Rubens, e Mengs raffigura lo stesso climax della leggenda.
Confrontando le due opere, è difficile trovare artisti più diversi e un’interpretazione più diversa dell’argomento.
Perseo atletico e bello sembra una statua di Apollo Belvedere. La posa e il movimento in cui si trova Andromeda ci rimandano ancora al sollievo dei tempi antichi. Gli eroi di Mengs sono perfetti, ma freddi; L’immagine di Rubens è piena di sottili sfumature di colore e i personaggi sono naturali e belli nell’espressione dei loro sentimenti.
Questo dipinto è stato creato da Mengs a Roma. Successivamente, dopo che è stato inviato al cliente, inizia il suo difficile viaggio. La nave su cui fu trasportata la foto fu intercettata dai ladri, che la vendettero nel porto di Spagna al ministro della Marina.
Quindi, nel 1780, fu acquisito per la collezione dell’Imperatrice Caterina II.