Dipinto dell’artista italiano Alessandro Allori “Catturare perle”. La dimensione del dipinto è 116 x 86 cm, ardesia, olio. Nell’ultimo terzo del XVI secolo, la pittura decorativa a Firenze diventa raffinata e squisitamente fredda.
Tali sono i dipinti e i pannelli della stanza di lavoro segreta, il cosiddetto Studiolo, il Granduca di Toscana Francesco I a Palazzo Vecchio, realizzati da Allori, Naldini e altri studenti del Vasari e del Bronzino.
Francesco I, oltre a tutti i Medici, patrocinò le arti, fondò l’Accademia di grammatica italiana e fondò il Teatro Mediceo. Ma soprattutto il duca era interessato alle scienze naturali, alle quali nutriva ardente passione. Francesco I studiò con entusiasmo chimica e alchimia.
A Palazzo Vecchio, prese una stanza speciale per loro – Studiolo Francesco I, dove trascorse molte ore. Era un laboratorio personale e allo stesso tempo una kunstkamera, dove venivano raccolte varie curiosità e campioni mineralogici. L’interesse del Granduca per la chimica portò alla fondazione di un’impresa per la produzione di porcellana e ceramica, che in seguito produsse la famosa porcellana medicea.
Inoltre, la creazione del famoso Museo degli Uffizi è collegata al nome di Francesco: gli edifici iniziarono a essere costruiti come edifici amministrativi sotto il padre Cosimo I, ma nel 1575 Francesco ordinò la rimozione degli uffici amministrativi da lì e trasferì agli Uffizi gli oggetti più preziosi della collezione familiare di opere d’arte sparse intorno numerosi palazzi e ville medicee.
Le perle rappresentano la deposizione di materia perlescente nei gusci di vari molluschi marini e d’acqua dolce attorno a corpi estranei, che sono una fonte di irritazione per il corpo del mollusco. La perla è costituita da strati concentrici di materia organica impregnati di sali minerali, il gioco del suo colore è dovuto all’interferenza della luce dovuta alla superficie ondulata degli strati di madreperla.
Le perle migliori non hanno il loro colore, ma possono verificarsi perle gialle, rosa, rossastre, verdastre, marroni, grigiastre e nere. Le perle possono trovarsi liberamente sul fondo di fiumi e mari o essere attaccate al lavandino, queste ultime sono valutate molto più in basso. A volte le perle raggiungono dimensioni estremamente grandi: nel Kensington Museum c’è una perla la cui circonferenza è di dieci centimetri e il suo peso è di 18.000 grani.
Quando pescano perle su ogni barca ci sono da quattro a dieci persone che lavorano in coppia: mentre uno si tuffa e raccoglie conchiglie e perle, l’altro estrae la sua preda e raccoglie prede, quindi cambiano ruolo. Per l’abbassamento verso il basso è una grande roccia legata a una corda. I catturatori si tuffano nudi, indossando solo una cintura e afferrando una borsa per conchiglie e perle. La durata della permanenza sott’acqua è normalmente di 45-50 secondi, in casi eccezionali anche 90-120 secondi.
La pesca delle perle è estremamente distruttiva per la salute. La pesca delle perle continua dall’alba a mezzogiorno. Un quarto delle conchiglie raccolte di solito serve come ricompensa per i pescatori di perle.