Pallas espellendo i vizi dal giardino delle virtù – Andrea Mantegna

Pallas espellendo i vizi dal giardino delle virtù   Andrea Mantegna

Mantegna dipinse questa tela per la duchessa di Mantova, paragonandola a Minerva. Nella foto, Pallas si precipita dentro, disperdendo tutti sul suo cammino e dirigendo il suo sguardo verso il cielo, dove moderazione, giustizia e resistenza si innalzano tra le nuvole.

Alle sue spalle, la figura femminile si trasforma in un albero, intrecciato con una pergamena che chiede alle virtù di punire i vizi. A destra, Ingratitude e Greed visivamente smussato trascinano un’ignoranza flaccida, e dietro di loro un satiro e un centauro in cui una donna nuda incarna l’amore sensuale. Una scimmia con sacchi di malvagità simboleggia l’odio, la malizia e l’inganno indomabili, e la pigrizia conduce l’ozio senza braccia su una corda.

Le donne in abiti blu e verdi vicino a Pallada possono significare Diana e Castità. BATTAGLIA DI VIRTÙ E GUASTI. Vizi e virtù opposti sono spesso mostrati a coloro che combattono, come Belief with Idolatry, Modesty with Pride e Chastity with Lust, oppure sono posti uno di fronte all’altro in nicchie, come, ad esempio, nel ciclo degli affreschi di Giotto.

Sin dal Rinascimento, Minerva, Apollo, Diana e Mercurio sono sempre stati dalla parte delle virtù e Venere e Cupido sono stati dalla parte dei vizi.

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