Moulin de la Galette – Maurice Utrillo

Moulin de la Galette   Maurice Utrillo

Questa scena tranquilla della vita di Montmartre è considerata l’opera più famosa di Maurice Utrillo. L’immagine era nella collezione di Paul Petrides, un greco di nascita, stabilito a Parigi. Il commerciante di seconda mano e il proprietario della galleria d’arte, Petrides, nel 1936, stipularono un contratto con Utrillo, in base al quale ricevette il diritto esclusivo di esporre e vendere le sue opere.

Questo fatto viene spesso citato quando viene spiegato perché il grande retaggio dell’artista prolifico è sparso in tutto il mondo.

Nel 1959, Petrides pubblicò un catalogo in cinque volumi delle opere di Utrillo, che comprendeva 3.700 dipinti dipinti a olio, acquerelli, gouache e alcuni disegni. E nel 1976 si tenne un forte processo: Paul Petrides fu accusato di aver comprato dei panni rubati a Utrillo. Ma dal momento che il pittore spesso non firmava le sue opere e, a loro volta, le copiava, il procedimento, senza chiarire l’autenticità dei dipinti, confondeva solo la questione.

Il dipinto “Moulin de la Galette” di Maurice Utrillo, creato intorno al 1912, fa riferimento al suo “periodo bianco”. Sulla tela dominata dal colore bianco, che ha dipinto le pareti dell’edificio e la strada. I colori semplici della tela sono completati da macchie di toni blu e alcune linee gialle e rosse.

La semplicità della palette è in armonia con la semplicità delle forme geometriche degli edifici rappresentati.

L’ingenuità del disegno, l’immediatezza della percezione e la tecnica dell’impasto, in cui la vernice viene applicata in strati spessi, sono tutti elementi distintivi del “periodo bianco” dell’opera di Utrillo. Come sempre, quando ha scritto Montmartre, l’artista non ha cercato di idealizzare o abbellire ciò che ha visto. Anche se l’edificio della famosa sala da ballo è di fronte a noi – il posto è allegro, spensierato – l’atmosfera del quadro rimane malinconica, che è sottolineata da alberi spogli e da una figura solitaria di un passante.

Per il suo lavoro, Utrillo ha scelto un punto di vista insolito – dall’angolo.

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