Nel dipinto “Monna Pomona”, una bellezza dai capelli neri tira una collana tra le dita, sulla quale è appeso un cuore dorato trafitto da due frecce. La donna inclinò la testa per annusare rose bianche, viole e calendule in un cestino appeso e, allo stesso tempo, il bordo della camicia inferiore si aprì leggermente. Sul grembo della signora giace un mazzo di rose scarlatte, che personifica la sua natura appassionata.
In posa per una foto di Ada Vernon, che viveva su Kings Road, a due passi dalla casa di Rossetti a Chelsea!
William Michael Rossetti descrisse i dipinti di suo fratello nel periodo successivo al 1860 come segue: “Belle donne con aggiunte floreali”.
A partire da Voss Baciata, Rossetti ha esaltato la bellezza femminile e il potere dell’amore in una serie di ritratti a mezzo busto. Contrariamente alla tendenza degli artisti britannici di quel tempo, Rossetti deliberatamente non ha dato senso alle sue opere: la bellezza è diventata fine a se stessa.
Che abbia interpretato un personaggio storico o mitologico, in ciascuno di questi ritratti una donna è rappresentata solo da una, in stretta vicinanza dello spettatore, in uno spazio attentamente studiato. Queste donne abbagliano con l’abbondanza di ornamenti decorativi con cui Rossetti si è circondato nella sua casa a Chelsea: qui ci sono strumenti musicali, fiori e gioielli che si intrecciano nei loro capelli lucenti o luccicano intorno al collo.
Rossetti esponeva i suoi dipinti in modo estremamente raro, ma ospitava una cerchia ristretta di clienti entusiasti, che venivano spesso trattati in modo negativo. Ad esempio, l’artista era famoso per aver richiesto ingenti somme in anticipo. Il film “Monna Pomona” acquisisce Alexander Ionid, destinato a diventare uno dei principali acquirenti di Rossetti negli ultimi anni della sua vita.