Intorno al 1635, Lorrain procedette a una descrizione dettagliata delle sue opere, che prese forma nel cosiddetto “Libro della verità”. Ha tenuto i suoi appunti fino alla sua morte. Il “Libro della verità” contiene 195 fogli, ognuno dei quali contiene una copia disegnata a mano dell’immagine, con le informazioni poste sul retro del foglio su chi ha ordinato quest’opera e quando.
Secondo il biografo Claude Lorrain, Philip Baldinucci, l’artista ha fatto tutto questo per “proteggersi dai numerosi falsi venduti a Roma come originali appartenenti alla sua mano”. Lo stesso Lorrain ha affermato che, durante la compilazione del libro, ha prestato particolare attenzione ai dettagli inaccessibili ai falsi.
Questi piccoli dettagli talvolta sono stati appositamente raffigurati nella figura in una forma ingrandita. Non è del tutto chiaro se il “Libro della verità” sia stato creato esclusivamente ed esclusivamente per la protezione contro i falsi, ma non c’è dubbio che sia stato molto prezioso per l’artista. La maggior parte dei disegni del “Libro della verità” sono realizzati con penna e inchiostro.
Alcuni dei disegni sono a terra con gesso colorato e il bagliore su molte copie è dipinto di bianco. La vernice dorata è aggiunta su due immagini. L’unica foto del libro “non paesaggistica” di Lorrain – “La liberazione di San Pietro”. Qui riproduciamo solo le figure e l’interno raffigurato su di esso.
L’opera stessa, purtroppo, non è stata conservata.