Dipinto dell’artista italiano Sebastian Ricci “La liberazione dell’apostolo Pietro dall’angelo”. La dimensione del dipinto è di 300 x 200 cm, olio su tela. Pietro, nel Nuovo Testamento è uno dei dodici apostoli. Il nome originale è Simon.
Chiamato da Gesù Cristo agli apostoli insieme a suo fratello Andrea e chiamato Kifa, Pietro riceve una missione per diventare il “fondamento” della chiesa di Cristo, gli vengono date le chiavi del regno celeste.
Tradito a Cristo, Pietro, dopo l’ultima cena, lo rinuncia tre volte. Dopo la morte di Cristo, Pietro è impegnato nella predicazione. A Roma fu catturato e giustiziato insieme a Paolo.
Nell’iconografia cristiana, il volto dell’apostolo Pietro, sia nella chiesa orientale che in quella occidentale, è assegnato al tipo di vecchio dai capelli grigi, con i capelli ricci e la barba, più o meno calvo.
Sulle icone cattoliche, l’apostolo Pietro è spesso raffigurato con due chiavi, che, secondo la tradizione della Chiesa cattolica romana, gli sono consegnate da Gesù Cristo; il trasferimento di queste chiavi, che servono come simbolo del potere della chiesa di lavorare a maglia e risolvere i peccati, raffigurava Perugino su un affresco nella Cappella Sistina e Raffaello su uno dei suoi cartoni.
A volte l’apostolo Pietro è raffigurato con un pesce in mano – un accenno della sua pesca. Alla fine del primo decennio del XVIII secolo, il colore della pittura di Sebastiano Ricci diventa sempre più leggero, arioso e trasparente. Cresciuto nella tradizione veneziana, il pittore Sebastiano Ricci ha avuto un ruolo di primo piano nel plasmare il linguaggio pittorico europeo comune dei primi del XVIII secolo.