I documenti che datano precisamente questo affresco non sono stati conservati, ma uno dei disegni di Reynold del 1752 riproduce proprio questa scena, il che ci consente di concludere che è stato creato da Tiepolo poco prima di partire per Würzburg. Affresco della Grand Hall di Palazzo Labia a Venezia.
La sala, che si innalza su due piani, è completamente ricoperta di affreschi. Le pareti della stanza furono separate da un’immagine illusionista di elementi architettonici in cui erano organicamente incluse porte e finestre reali. Pertanto, gli artisti hanno creato un sistema multilivello di spazi interni ed esterni fittizi, in cui le scene “L’incontro di Antonio e Cleopatra” e “La festa di Cleopatra” sono state organicamente inscritte, creando l’impressione di un’esibizione colorata, spettacolare e teatrale.
Un attributo indispensabile del metodo artistico di Tiepolo, che è caratterizzato da una mente acuta e ironia, è una grande quantità di dettagli quotidiani. Servi, soldati, musicisti e altri personaggi riempiono la sala in modo così naturale che lo spettatore involontariamente inizia a dubitare: è il seguito di Cleopatra o il vero servitore del palazzo? In lontananza, dietro il portico, si possono vedere le navi della flotta romana e il seguito di Antonio sotto forma di una festosa processione trionfale si sposta lentamente verso il palazzo di Cleopatra.
In primo piano, Anthony stesso e Cleopatra guidano la processione. Anthony indica i gradini che conducono alla grande sala del palazzo.