In baionette! Evviva! Evviva! – Vasily Vereshchagin

In baionette! Evviva! Evviva!   Vasily Vereshchagin

Ancora l’inverno, e ancora l’esercito francese, catturato nella foto Vereshchagin. Cosa mancava a questi soldati un tempo coraggiosi che venivano a morire sul suolo russo? L’artista, fedele a se stesso, dimostrò che, anche con un piccolissimo distacco, i russi si sarebbero precipitati in battaglia, difendendo la loro patria.

Non hanno un posto dove ritirarsi, stanno combattendo per conto proprio.

Picture “In baionette! Evviva! Evviva!” scritto in modo così naturale che sembra che lo stesso autore fosse lì e abbia ascoltato la bozza generale per riprendere le baionette. E in risposta, ha suonato ad alta voce con prontezza a combattere il precipitante “Evviva!!!”. E da tutte le parti frenetico dal desiderio di sconfiggere i soldati russi si precipitarono dai francesi, che stavano guidando il nemico, e ad ogni occasione lo attaccarono.

Il Creatore ha così chiaramente e vividamente trasmesso sulla tela i più piccoli dettagli che anche lo spettatore sente piangere e vede un movimento impetuoso. Ecco le mie impressioni sull’immagine. Sono come uno dei soldati russi che si sono nascosti dietro un ramo ispido e hanno aspettato che i francesi arrivassero e chiamassero il comandante. Ora sono pronto a correre avanti con i miei compagni soldati, gridando “Evviva!”

L’esercito napoleonico era già abbastanza colpito dalla battaglia, dalla fame e dalle gelate inaspettate. Non sembrava quella che aveva recentemente camminato sulla stessa strada, la derubava delle precauzioni da un senso di superiorità. Non si accorse del suo principale nemico: l’inverno. E alla fine, vaga ora, perdendo bottino acquisito “buono”, e i resti di coraggio. Non hanno la forza di trasportare armi pesanti, seppellire i morti e persino resistere.

Ma i soldati russi occupano saldamente i territori conquistati e sono pieni di forza e vigore. Ora capiscono perché Kutuzov fu costretto a ritirarsi, salvando spesso le sue truppe a spese di vergognose sconfitte. Intrappolò Napoleone!

E ora sta raccogliendo gli allori delle vittorie, condividendo generosamente con il resto.

Le lezioni che ho notato per me stesso. Innanzitutto, non sottovalutare il nemico. In secondo luogo, prendere in considerazione tutte le sfumature, pianificando grandi cose.

E, in terzo luogo, non aver paura delle piccole perdite, seguite da una grande vittoria!

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