Nell’iconica Deesis, che si riferisce alle immagini dell’ensemble di affreschi, le caratteristiche individuali del Salvatore e dei santi rappresentate nella preghiera davanti a lui sono messe a fuoco, per così dire. Sull’icona centrale della Deesis “Salvatore nelle forze” è raffigurato Gesù Cristo con il testo aperto del Vangelo seduto sul trono.
I santi che pregano davanti al Salvatore, rappresentato su altre icone, sono pieni di fede altruista in un processo equo. Per ogni personaggio sono state trovate caratteristiche penetranti sorprendentemente accurate che non hanno violato l’unità intonazionale dell’intero ensemble. La capacità di unire grandi gruppi multi-figure con un singolo suono emotivo è una delle caratteristiche del dono compositivo di Andrei Rublev.
L’immagine della Madre di Dio enfatizza un carattere monumentale capiente di una silhouette fluida e fluida, spezzata da un accento gesto di mani tese. L’intera immagine è intrisa di un mite e triste motivo, intercessione “per la razza umana”. La decorazione originale del colore della serie Deesis è disposta in determinati punti e con un certo calcolo delle diverse aree dell’area e della configurazione del cinabro rosso.
Queste sono le cornici geometriche della figura del Salvatore sul trono al centro, gli ampi mantelli degli arcangeli e le strette inclusioni espressive sulle icone di San Gregorio Teologo e Giovanni Crisostomo. La presenza delle due figure degli arcangeli, Michele e Gabriele nella composizione di Deesis tra i santi che pregano, risale alla lunga tradizione di raffigurare i “poteri celesti” adorandolo ai lati dell’immagine centrale di Gesù Cristo.
Nel dipinto di Andrei Rublev, le immagini degli angeli sono enfatizzate. Nell’ensemble di affreschi della Cattedrale dell’Assunzione a Vladimir, i numerosi volti di angeli rappresentano uno spettacolo straordinariamente bello e diversificato che attira le persone nel mondo di sentimenti e stati d’animo elevati. Gli angeli sulle icone di Deesis completano organicamente le immagini degli angeli, trombando verso il cielo e la terra, distorcendo il firmamento, in piedi dietro gli apostoli nel “Giudizio Universale”, adorando la Madonna seduta solennemente sul trono.