Giuditta e Oloferne – Andrea Mantegna

Giuditta e Oloferne   Andrea Mantegna

Mantegna fu il primo a passare da temi cristiani a temi antichi e per primo a studiare l’anatomia del corpo nudo. Ha iniziato a studiare la natura del movimento, il meccanismo della contrazione muscolare. Ha arricchito le nuove leggi e la composizione dei dipinti.

Non ha mai incontrato volti disegnati solo come ritratti, il cui numero potrebbe essere arbitrariamente aumentato. Tutte le figure sono coinvolte nell’azione, tutte subordinate a un insieme solidamente coeso. È stata scoperta una nuova bellezza della composizione che non tollera il primo, così amato incurante spago dei dettagli.

Mantegna è considerato il fondatore della pittura su tela. La prima tela pittorica in Italia è il dipinto del Mantegna “Santa Eufemia”, creato nel 1454. Vasari scrisse che, durante la stesura del ciclo di dipinti “Il trionfo di Cesare” per il teatro del palazzo di Mantova nel 1482-1492, Andrea Mantegna aveva già molta esperienza lavorando su tela.

L’artista, che evitò qualsiasi classificazione, stando fuori dalle scuole e dalle direzioni, il Mantegna ebbe un impatto indiscutibile sulla pittura italiana – da Padova a Venezia. Grazie alle diffuse incisioni del Mantegna, il Rinascimento italiano penetrò in Germania.

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