Dopo il bagno – Edgar Degas

Dopo il bagno   Edgar Degas

“Dopo il bagno” – una piccola tela dell’impressionista Edgar Degas. Questo dipinto pastello è una mania dell’autore. Il disegno è realizzato su carta spessa incollata sul cartone con l’aiuto di diversi pigmenti: pastelli, tempera e tempera.

L’immagine di Degas, tuttavia, come l’intera serie di adorabili bagnanti, è piuttosto fragile a causa delle fragili proprietà dei pastelli.

Nonostante il fatto che l’autore abbia scritto con i pastelli, dopo averlo precedentemente sciolto in acqua calda, come l’olio, la vernice alla fine ha perso l’umidità e si è seccata. Da qui questo logoramento e non dipinto su pezzi. La tecnica della scrittura, che combina diversi materiali di pittura, ha distinto le tele di Degas con una struttura vellutata e un delicato languore.

Questo lavoro non fa eccezione. Una donna è francamente carina. Il suo corpo respira non solo la purezza, ma anche la giovinezza, che può essere indicata dalla maturità matura. L’anatomia dell’eroina è tale che si può giudicare la sua salute.

Non è alterato, fresco e brillante con l’umidità.

I seni delle donne sono resistenti, il che parla della sua maternità infruttuosa. Anche se questa sfumatura potrebbe essere facilmente mascherata dall’autore. I capelli castani, leggermente tagliati, non avevano il tempo di asciugarsi e con la testa arruffata nascondevano la fronte.

Il desiderio di bagnarsi la schiena gli fece adottare una postura innaturale. La mano sottile del personaggio è portata molto dietro la schiena, affilando l’angolo del suo gomito.

Il colore dell’opera non è impulsivo, ma calmo. Lo sfondo sabbioso è troppo pallido per causare disagio. La pelle di una donna nei toni della vaniglia sembra naturale, lo stesso si può dire del lenzuolo e dell’asciugamano drappeggiato.

Scena di vita quotidiana, come un pezzo di una storia della vita quotidiana di una donna semplice. “Dopo il bagno”, come componente del mosaico di numerose ragazze, lavate, bagnate o facendo il bagno, rivela il talento di Edgar e il suo desiderio di trasmettere la vita quotidiana alla persona media come lo spettatore vede e vive, ogni giorno, anno dopo anno.

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