Democrito ed Eraclito sono ampiamente rappresentati nei dipinti europei del Rinascimento e del Barocco – in una foto o nella forma di un dittico. Gli umanisti fiorentini del XV secolo usarono questa coppia per affermare che una visione allegra corrisponde maggiormente al filosofo Democrito, il filosofo greco, un genere. ad Abderah in Tracia, era noto come Ridere perché era confuso dalla stupidità della razza umana.
Il suo sistema filosofico era in contrasto con le opinioni del precedente filosofo Eraclito di Efeso, noto come Oscuro o Oscuro. Il DEMOCRITO di Abdera è un antico filosofo greco, studioso enciclopedico, studente di Leucippo. Fondatore del primo tipo storico di atomismo filosofico e scientifico in Occidente.
Ha viaggiato in Egitto, Babilonia, Persia, Arabia, Etiopia, India.
70 titoli di Democrito sono noti per nome, di cui sono sopravvissuti numerosi frammenti. Il contributo di Democrito allo sviluppo di idee filosofiche è molto ampio, ma il più importante è, ovviamente, la sua dottrina degli atomi. Nell’idea tradizionale dell’origine dell’antichità, ha introdotto l’idea di pluralità e pluralità, dichiarando come principio iniziale particelle materiali estremamente piccole che non possono essere rilevate direttamente con l’aiuto dei sensi.
Con questa più piccola iniziale, Democrito stabilisce una sorta di limite di divisione, che a un certo punto non è più possibile. È da qui che deriva il nome della particella atomos – indivisibile. L’idea di un plurale, plurale, infinitamente piccolo, non percepito dai sensi e con un limite di divisione dell’origine ha permesso a Democrito di risolvere una serie di problemi di scienza e filosofia del tempo: in particolare, per rispondere alla domanda sulle cause della molteplicità e della diversità delle cose, unità e materialità del mondo, unità fisica e materiale, e anche per spiegare l’essenza del processo di conoscenza.
L’assenza di atomi, secondo Democrito, è vuoto, spazio infinito, a causa del quale e in cui ha luogo il moto casuale degli atomi. Gli atomi sono indivisibili, non hanno qualità, differiscono per dimensioni, forma, forma e peso, posizione e ordine, sono nello spazio vuoto e nel moto perpetuo. A causa della loro connessione e separazione, i mondi e le cose sorgono e periscono.
Il tempo a Democrito non ha inizio, tutto viene realizzato secondo una necessità poco chiara e inconcepibile, e per l’uomo è infatti identico al caso.
La conoscenza delle cause dei fenomeni è il significato della vera conoscenza filosofica. Secondo Democrito, è preferibile “trovare una spiegazione causale piuttosto che diventare il re persiano”. L’anima – l’incarnazione dell’elemento di fuoco – è costituita da speciali atomi rotondi e lisci distribuiti in tutto il corpo. Democrito usò inizialmente il termine “microcosmo”, tracciando un’analogia tra il cosmo e l’organizzazione del corpo umano.
Gli dei esistono sotto forma di composti di atomi infuocati e vivono più a lungo degli umani, senza essere immortali.
Il cervello è l’organo del pensiero. Le sensazioni sorgono a causa della penetrazione nell’anima delle “immagini” che emanano dalle cose. Democrito crede che piccole particelle invisibili siano separate dagli oggetti che le persone vedono e attraversano il vuoto, cadendo come un’impronta sulla retina dell’occhio, e quindi la mente inizia a funzionare.
Il bene supremo è la felicità ottenuta frenando i desideri e la moderazione dello stile di vita.
Democrito, a quanto pare, fu il primo a distinguere tra arti applicate, coinvolgendo istruzione e creatività artistica, richiedendo ispirazione razionalmente inspiegabile. Il concetto atomistico di Democrito ha avuto una grande influenza sulla storia del pensiero filosofico e scientifico, rendendo l ‘”atomo” una sorta di principio che spiega l’esistenza, il movimento, la nascita e la morte dei corpi materiali.