Dedalo e Icaro – Federico Leighton

Dedalo e Icaro   Federico Leighton

L’antica mitologia greca, così ricca di temi e trame affascinanti, ha ripetutamente ispirato gli artisti di New Time a creare tele originali. Tuttavia, tra i miti ci sono quelli che hanno attirato l’attenzione degli artisti soprattutto spesso. Tale, ad esempio, è il mito di Dedalo e Icaro, che rifletteva l’eterno sogno dell’umanità di volare.

L’artista inglese del XIX secolo Frederick Leighton ha contribuito all’interpretazione di questo mito.

A differenza di Peter Bruegel il Vecchio, che ha catturato il momento in cui Icaro è caduto nell’acqua, non notato da nessuno in giro, Leyton ha concentrato la sua attenzione su una sorta di “fili”. Dedalo, un uomo già all’età, come indicato dalla calvizie e dalle mani tese, controlla le “munizioni” del figlio prima del volo. E Ikar con tutti i suoi pensieri è già lì, dietro le nuvole.

La sua espressione è ispirata e distaccata da tutto il mondo, invano allo stesso tempo. Alzò trionfalmente la mano destra, strinse il pugno.

La mano sinistra è già armata con un’ala e la destra deve ancora essere fatta. È come se Icaro fosse ispirato dalla prodezza disperata di una figura colossale vista in lontananza con le spalle rivolte a noi, il che non gli consente di essere accuratamente attribuito – se il comandante è raffigurato, o forse qualcuno degli dei olimpici.

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